Finalmente abbiamo coronato la nostra passione per la buona cucina casereccia, risultante da un crogiuolo di tradizioni regionali (lombarde, siciliane, umbre e pugliesi) confluite nella nostra famiglia da sempre attenta alla reinterpretazione e valorizzazione delle tipicità culinarie.
Michela Palazzolo, di origine siciliana, ma presto trapiantata in Lombardia, fin da bambina ha aiutato la madre nel preparare cospicue quantità di pane e di biscotti siciliani col sesamo, che emanavano un profumo che aleggiava negli ambienti di casa e solleticava le papille gustative di chiunque si affacciasse.
Successivamente, avendo vissuto anche in Umbria presso la casa di una donna molto appassionata di cucina e molto abile nel creare manicaretti, ha continuato a coltivare la passione per pasta, arrosti, dolci e si è cimentata molto bene nella preparazione di strangozzi e ravioli al tartufo, lasagne, crespelle, piatti umbri domenicali.
Ha poi sposato Fabio, di origine pugliese, molto esigente per quanto riguarda la buona cucina e si è cimentata nelle tipicità pugliesi come le orecchiette con cime di rape, cavatelli ai frutti di mare, calzone, focaccia e tutti gli altri manicaretti regionali.
La fusione di tutte queste esperienze, in aggiunta a quella lavorativa presso la grande distribuzione, ha alimentato il sogno di mettersi in gioco, di mettere le proprie abilità a servizio degli altri per trasmettere il piacere, il gusto e l’amore per le cose buone.
Il sogno è diventato realtà il giorno 8 ottobre 2016, quando “La Pasteria da Michela” ha aperto i battenti al pubblico.
Michela vi aspetta con il suo sorriso, il suo buon umore e grande disponibilità e vi presenta menù sempre nuovi e accattivanti che vi consentiranno di variare la vostra dieta alimentare in modo sano e gustoso e nel contempo di assaporare le preparazioni tipiche regionali, italiane.
Qualità e accurata selezione delle materie prime per gli ingredienti delle nostre paste artigianali sono un elemento per noi imprescindibile
Pasta fresca: sogno vintage o nuova coscienza gastronomica identitaria?
Per noi entrambi con un denominatore comune… Farina sui tavoli, mattarello e tanta passione!
Michela, la pastaia del XXII secolo, vi apre le porte su un caleidoscopio di sapori e colori che ritroverete nel gusto e nelle forme delle produzioni giornaliere che artigianalmente vengono ideate, attraverso ricette che trovano un connubio tra il passato e la rivisitazione in chiave moderna… il ragazzo che le insegnò a fare la pasta si chiama Michele Lacriola, il quale dal 1992 ha un pastificio a Molfetta.